che soddisfazione passare davanti a un mucchio di rifiuti in procinto di finire in una grossa benna insieme a orripilanti riproduzioni cartonate della monna lisa e sofà irrimediabilmente sfondati e scoprire che alcuni oggetti sono veri e propri tesori. per mia fortuna, di solito sono l'unica a pensarla così ed è divertente scoprire gli sguardi della gente intenta a far piazza pulita nelle proprie cantine che mal celano la voglia di indagare la ragione delle scelte. trattandosi di rifiuti, di solito i testimoni dell'incetta non sanno bene come formulare le proprie perplessità e la cosa finisce lì, mentre saluto e me ne vado con il cestino della bici stracarico.
è così che mi sono portata a casa alcuni reperti di indiscutibile utilità e due portauova in spessa ceramica rosso-arancio anni '60 (o forse '70) che qualcuno deve aver gettato trovandoli altamente demodé ma che io non ho avuto il cuore di abbandonare – anche perché ho una vera passione per le uova alla coque (4 minuti e 1/2 – grazie).
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