what have I done?
questa mattina, in maniera assolutamente non intenzionale (sia ben chiaro), ho tramortito il mio povero marito con una pesante copia dell'ultima opera di Carlos Ruiz Zafon. il poveretto (e intendo mio marito, non il libro) non ha riportato ferite degne di nota ma ha comunque protestato vivacemente commentando con aggettivi irripetibili la capacità di presa delle mie mani. dopo l'episodio, si è brevemente rifugiato sotto una solida armatura improvvisata (il piumone) prima di risolversi ad andare a comperare la colazione.
questo esilarante (almeno per me) episodio, mi offre l'opportunità per parlare brevemente dello splendido romanzo Il Gioco dell'Angelo. vorrei tanto capire lo spagnolo, ma dubito che lo stile dell'autore sia migliore della brillantissima traduzione italiana, la cui scrittura scorrevole e raffinata rende il libro una lettura fin troppo veloce. responsabile di tanta delizia è Bruno Arpaia, scrittore e giornalista, nato a Napoli ma residente in Liguria.
anche il secondo romanzo di Zafon (dopo l'Ombra del Vento) parla magistralmente di libri, di scrittori e di Barcellona.
ecco dunque un'equazione assai gradita: libri+traduttori+marito tramortito=la domenica perfetta.
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