Se c'è un acquisto a cui proprio non so resistere, è quello di una macchina fotografica.
Tutto è iniziato un Natale di molti anni fa, quando appena undicenne ho ricevuto una Agfamatic 2008 pocket con cui ho documentato un lungo fine settimana in barca a vela al largo di Portofino, i tre giorni peggiori della mia vita... Ma non starò certo ad annoiarvi con dettagli sul mio celeberrimo mal di mare.
Poi credo sia stata la volta delle varie Polaroid, di cui ormai siamo tutti orfani (arghh!) dopo la decisione peggiore del secolo di interrompere la produzione dei film. La mia preferita era la Minolta Instant PRO comprata a New York moltissimi anni fa. E conservo pure la stupidissima ma divertente Polaroid i-Zone che faceva delle Polaroid minuscole. Recentemente, per pura frustrazione, ho persino comprato la piccola stampante Polaroid PoGo zink, che permette di stampare istantaneamente via bluetooth o cavetto dalla macchina fotografica o dal cellulare su una speciale carta a prova di strappo, sbiadimento e acqua grazie alla tecnologia zink (zero ink=senza inchiostro). Siccome sono una signora, non starò a dirvi cosa penso di questo infausto aggeggio (*&%ç!!!)
Negli anni, si sono susseguite varie IXUS della Canon (sempre molto amate) e alcuni anni fa ho trovato a un mercatino per pochi spiccioli una deliziosa Olympus 35 RC perfettamente funzionante.
Sempre restando nel campo delle manuali, ho anche una vecchissima Nikon che ha viaggiato molto e che in realtà ho solo dimenticato di restituire al legittimo proprietario, e qualche altro modello antidiluviano.
Questa invece, è il mio acquisto più recente per consolarmi del mancato uso delle Polaroid. A differenza della sorella maggiore, la INSTAX 100 della Fuji, che fa delle "Polaroid" allargate, la instax mini 7 le fa "ridotte" ma di ottima qualità.
A proposito: le foto pubblicate su questo blog sono fatte con la Canon PowerShot S5IS, di cui vado molto orgogliosa (per il momento, si intende!).
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