haberdashery



Per quanto riesca a ricordare, ho sempre amato e collezionato nastri, fili, lane, pizzi e bottoni, senza dimenticare le stoffe, ovviamente!

Credo che la mania abbia avuto inizio alle grandiose feste di Natale organizzate da mia nonna Anna durante la mia infanzia. Una volta terminato di scartare una montagna di regali, mi chiedeva sempre di raccogliere i nastri più belli da conservare e riutilizzare in un'altra occasione, dopo averli accuratamente stirati. Questa prima forma di riciclo casalingo ha contribuito, col passare del tempo, a riempire spudoratamete i cassetti della mia casa di nastri di tutte le fogge e colori.

Ovviamente, negli anni ho affinato la mia tecnica, allargando i miei orizzonti e drizzando le antenne alla ricerca delle poche mercerie sopravvissute, ogni qualvolta mi trovo lontano da casa.

E così, con la scusa che ormai le suddette mercerie (e il loro contenuto) stanno diventando merce rara, arraffo tutto quello che mi capita a tiro sotto lo sguardo spesso sbigottito delle commesse che mi chiedono a cosa mi possano mai servire metri e metri di cordoncini, bordure e festoni. Al che solitamente rispondo alternativamente di non poter resistere a tanto bendidio, di avere la mania del collezionismo o di avere molti progetti nel cassetto.

Inutile dire che a questo punto mi guardano come se avessi detto di chiamarmi Gilberto e stentano a fare altre domande.

Ma insomma, l'importante è che io me ne torno a casa soddisfatta (mi accontento di poco, direte voi) mentre i vasi di vetro che tengo nel mio studio sono sempre più stracolmi di ghirigori colorati.

1 commento:

style inside ha detto...

these beautiful pictures reminded me of my recent rummage through the market stalls in Munich. The buttons I mentioned to you as well as those birds that were just MADE for you!!! I wish I had been able to go back and get them for you. All the more reason to return! Lovely pics and as always inspiring and exquisite blog entry! x